Può essere il revisore incaricato della revisione contabile del bilancio o di un diverso revisore appositamente designato, purché autorizzato ai sensi del D.Lgs. 39/2010. È quanto emerge dalla bozza di decreto che recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directory (CSRD), sugli obblighi di reporting di sostenibilità aziendale, messa in consultazione pubblica dal Dipartimento del Tesoro, che ha avviato la consultazione pubblica sul progetto fino a marzo 18, 2024.
Chi attesta la conformità della rendicontazione di sostenibilità?
Le società di revisione legale possono acquisire l’incarico purché la relazione sia firmata da un revisore dei conti di sostenibilità, è quanto prevede l’art. 8 co. 3, dello schema di decreto.
Il “revisore di sostenibilità” è un revisore legale autorizzato a svolgere l’attività di certificazione dei bilanci di sostenibilità in conformità alle nuove disposizioni del D.Lgs. n. 39/2010, che inoltre segnala che esiste l’ampia libertà nella scelta di chi dovrà esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio di sostenibilità alle prescrizioni del provvedimento legislativo di prossima emanazione (che traduce la Direttiva CSRD sopra citata) e dell’art. Articolo 14bis del D.Lgs. n. 39/2010
Requisiti del revisore legale
Definito nell’art. 8 co. 3 del progetto di legge sulle società prevede che le società di revisione legale possano ottenere questo mandato purché il rapporto sia firmato da un revisore dei conti sulla sostenibilità.
I revisori che intendono qualificarsi per il rilascio di un Certificato di Competenza nel Reporting di Sostenibilità devono:
- Qualificarsi per il rilascio delle certificazioni di conformità in materia di reporting di sostenibilità deve acquisire le relative competenze teorico-pratiche durante un tirocinio, di cui un periodo di almeno otto mesi deve espressamente riferirsi all’attività di certificazione di conformità con il rapporto di sostenibilità annuale e consolidato.
Tale periodo deve essere necessariamente effettuato da un revisore fiscale o da una società di revisione legale che disponga di certificazioni di conformità al bilancio di sostenibilità.
- Per qualificarsi come “revisore dei conti di sostenibilità”, i tirocinanti devono superare specifici esami scritti su specifici argomenti contenuti nel bilancio di sostenibilità.
- I revisori della sostenibilità devono ottenere almeno 25 crediti formativi per anno solare, di cui almeno 10 crediti formativi (previsti) riguardano la revisione dei conti civili e almeno 10 crediti formativi riguardano tematiche specifiche del reporting di sostenibilità.
Com’è strutturata l’attestazione del revisore?
L’ambito della certificazione del revisore è attualmente individuato in una revisione limitata dalla Commissione Europea che ha previsto nell’atto delegato nell’articolo 26 bis comma 1. 3.
La Società effettua la revisione legale del bilancio tipico e del bilancio consolidato in conformità alla Direttiva 2006/43/CE 2, il cui scopo è ottenere un ragionevole livello di sicurezza.
Il rapporto di Assurance redatto in conformità ai propri principi deve contenere un paragrafo introduttivo che identifichi chiaramente:
- Il Bilancio di Sostenibilità che richiede l’Assurance, la data e il periodo interessato e il quadro normativo di riferimento;
- Una descrizione del perimetro delle attività di certificazione di conformità del Bilancio di Sostenibilità, indicando almeno che i principi di certificazione professionale su cui si basano tali attività;
- Le conclusioni raggiunte dall’auditor.
Scadenza della domanda
Dallo schema di decreto di recepimento della direttiva (UE) 2022/2464 Corporate sustainability reporting directive (Csrd), sugli obblighi di rendicontazione societaria di sostenibilità, posto in pubblica consultazione dal Dipartimento del tesoro che ha avviato la consultazione pubblica sull’elaborato, emerge fino al 18 marzo 2024.
Il recepimento da parte degli stati membri della Csrd dovrà avvenire entro il 6 luglio 2024.